ELABORATORE...O COMPUTER?

Il computer è ormai uno strumento indispensabile nel mondo in cui viviamo, quasi tutte le attività comportano infatti il suo utilizzo. È attualmente disponibile in diverse forme che vanno dai dispositivi mobili come smartphone e tablet, ai dispositivi fissi cioè pc e laptop.

Il computer può essere usato per diversi scopi, ad esempio per scrivere documenti, fare calcoli, comunicare, giocare, disegnare, ascoltare musica ecc. Per fare tutto questo è costituito da alcuni componenti elettronici indispensabili che permettono di elaborare i dati. Il computer è utile in ambiente sia domestico sia lavorativo. 

A casa viene utilizzato spesso per comunicare, scrivere, ascoltare musica, giocare, tenere un bilancio personale o familiare, gestire la posta elettronica. In ufficio invece il suo utilizzo spazia dal campo amministrativo a quello decisionale, dalle fasi di progettazione a quelle di produzione.

Il computer può essere paragonato a un essere umano, con la differenza che non possiede l’intelligenza, cioè la capacità di “astrazione” di cui è dotato invece l’uomo. È tuttavia in grado di effettuare operazioni ripetitive assai velocemente e per questo può “sostituire” l’uomo in molte attività nelle quali è indispensabile la velocità di calcolo.

Quello che comunemente viene chiamato computer è però soltanto il “cervello” di questa macchina che, per poter ricevere i dati e comunicare i risultati, deve possedere anche altri strumenti, come l’uomo possiede gli “occhi”, le “orecchie”, i “muscoli” e le “corde vocali”. 

Si tratta per così dire di “organi elettronici”, che consistono nelle cosiddette periferiche: la tastiera, il mouse, lo scanner, la stampante, il monitor ecc.

In particolare, affinché il computer possa funzionare è necessario che possieda due componenti: l’ hardware e il software.

La diffusissima parola "computer" deriva dal verbo inglese to compute, che significa “elaborare”. Il computer è perciò una macchina in grado di elaborare dati, e in modo molto veloce. Più precisamente, il computer viene definito elaboratore elettronico digitale logico, anche se questa espressione è assai poco usata perché troppo lunga. 

Sinonimi sono i diffusissimi “elaboratore elettronico” e “calcolatore”, e i meno utilizzati “computatore” e “cervello elettronico”. 

Con il termine hardware dall’inglese, letteralmente “elemento solido”, si intendono tutte le parti di un computer che si possono toccare, come la tastiera o lo schermo, mentre il software sempre dall’inglese, letteralmente “componente morbido” è l’insieme dei programmi che lo fanno funzionare.

L'attività che svolge un computer consiste nell’elaborare informazioni provenienti dall’esterno e fornire dei risultati. Queste fasi possono essere chiamate:

- fase di input cioè di immissione dati, quando ad esempio scriviamo una lettera utilizzando la tastiera;

- fase di elaborazione cioè quando il computer elabora attraverso i circuiti elettronici che lo compongono;

- fase di output cioè quando il computer comunica i risultati.

Queste operazioni possiamo ritrovarle anche negli esseri viventi, compreso l’uomo. Il nostro cervello, infatti, riceve informazioni dal mondo esterno attraverso i cinque sensi, le elabora e fornisce dei risultati, ad esempio mediante le corde vocali. Se tocchiamo un oggetto molto caldo, la nostra mano comunica prontamente, attraverso il sistema nervoso, l’informazione di allarme al cervello (input), che elabora tale informazione (elaborazione) e invia al muscolo della mano un segnale per ordinare di lasciare la presa di tale oggetto (output).

La parte del computer che elabora i dati, cioè il cervello, si chiama unità di elaborazione o unità centrale (CPU, Central Processing Unit) in quanto è posizionata, dal punto di vista logico, tra le periferiche di input e di output.

Il pulsante di accensione (power) deve essere usato solo per accendere il computer, mentre per spegnerlo è necessario dare il comando di spegnimento con il mouse. 

Alcuni computer infine possiedono un piccolo tasto vicino al pulsante di accensione chiamato reset. 

Questo tasto, cui bisogna fare ricorso solo quando il computer si blocca e non risponde più ai comandi, si trova generalmente “incassato” per evitare che sia premuto inavvertitamente, perché quando viene utilizzato provoca quello che in gergo informatico si chiama "riavvio a caldo" del computer, che comporta il rischio di perdere i dati in corso di elaborazione.

 Il "riavvio a caldo" si contrappone al "riavvio a freddo" che invece si ottiene spegnendo e riaccendendo il computer. A differenza del riavvio a caldo, il riavvio a freddo effettua anche un controllo diagnostico della memoria, della CPU e delle periferiche.

Sulla parte posteriore del computer sono presenti innanzitutto le porte di comunicazione del PC con le periferiche. Si distinguono in seriali, parallele, USB, audio/video e di alimentazione. A volte anche sul retro del computer è presente un interruttore di alimentazione che permette di spegnere definitivamente il computer quando non lo si deve usare per un lungo periodo di tempo. 

Tutte le periferiche, vengono connesse al computer attraverso le porte di comunicazione. Tuttavia esistono alcune porte che consentono di collegare periferiche senza l’ausilio di un cavo di collegamento e che vengono in genere chiamate porte di comunicazione wireless, cioè senza fili.

 

 

 

 

 

 

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