VACANZE...MA CHE STRESS!!

L'idea delle vacanze fa preoccupare molte persone al punto che si preferisce rinunciarvi? La risposta è sì. Benché si sognino le ferie tutto l'anno, secondo molti studi, l'ansia anticipatoria da vacanza induce una persona su dieci a rimanere a casa. Ci roviniamo le vacanze nel momento in cui abbiamo un pensiero di allarme rispetto a esse, ovvero li colleghiamo a determinate ansie e paure, le più comuni sono legati all'organizzazione della partenza è alle numerose le cose da sbrigare prima di partire: preparare la valigia lasciare la casa in ordine, svolgere per tempo tutti i lavori, passare le consegne ai colleghi ecc...

La vacanza genera due tipi di stress: il primo riguarda la sua organizzazione e pianificazione, il secondo è una sorta di stress da cambiamento. In generale l'essere umano necessità di un tempo di adattamento al cambiamento, tipo il letto in cui dormiamo, questo spiega perché esso possa generare una sorta di preallarme. La paura del cambiamento è legata alla paura di ciò che non conosciamo e più marcato se ci vediamo in vacanza in un posto nuovo. Si aggiunge poi la paura del cambio di routine, siamo desiderosi di staccare dallo stress lavorativo e poter rallentare i ritmi quotidiani, ma anche timorosi di non riuscire a gestire il cambiamento. 

 

ALCUNI CONSIGLI PER AFFRONTARE L'ANSIA DA VACANZE

- Interroghiamoci sui nostri bisogni, tenendo conto delle nostre disponibilità cioè di quante vacanze all'anno abbiamo e quale budget disponiamo. È importante che ci interroghiamo sui nostri bisogni, abbiamo bisogno di una vacanza dinamica o tranquilla e sedentaria oppure ci piace l'idea di una vacanza di relazioni sociali, oppure, se ad esempio già svolgiamo un lavoro molto relazionale,  preferiamo un riposo più silenzioso e riflessivo. In sintesi: qual è il bisogno che questa vacanza deve coprire?

 

- Facciamo due liste

Stimiamo una lista di tutto ciò che dobbiamo mettere in valigia, utile anche per gli anni seguenti, e un'altra vista devo impegni di lavoro da sbrigare prima di partire e differenziando fra attività urgenti, importanti, non urgenti, non importanti. Nelle settimane precedenti la partenza, questa lista ci consentirà di organizzarci al meglio, evitando di arrivare in affanno all'ultimo momento o di partire lasciando lavori in sospeso fattore di anzi è stress.

 

- Distogliamoci dai pensieri disfunzionali

Se continuiamo a provare ansia, sarà utile spostare l'attenzione dai pensieri disfunzionali ai pensieri utili legati alla vacanza. Ad esempio ragioniamo su utilità della vacanza per affrontare ricarica gli impegni al rientro. Oppure entriamo con curiosità nel territorio-contesto della vacanza pensando a dove andremo e a cosa ci piacerebbe vedere, assaggiare e conoscere.

 

-Mettiamo sempre per riserva un piano B

È sempre meglio avere un piano b di riserva, se dobbiamo lasciare un compito ad un nostro collega scriviamo quali saranno le procedure da seguire, dove trovare file e cartelle. Le parole volano, la carta canta. Utilizziamo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, possiamo lasciare a disposizione video e guide in PDF per evitare di perdere qualche procedura.

 

-Visualizziamoci sereni in vacanza

Un ottimo esercizio consiste nel provare a visualizzarci sereni e rilassati in vacanza, ad esempio immaginando il rumore del mare o la brezza fresca della montagna oppure mangiando un mega gelato artigianale di stracciatella e cocco. Concentriamoci sul bello che ci attende, cercando di organizzare al meglio quello che ci rimane da fare prima della partenza. 

 

- Rientriamo dalle vacanze un paio di giorni prima

Evitiamo di rientrare la domenica sera per essere in ufficio il lunedì mattina. Concediamoci invece un breve periodo di riassestamento ai ritmi quotidiani, utili anche per evitare la depressione da rientro

 

- Portiamo un po' di vacanza in città

Anche in città ci può essere un po' di vacanza, in città un parco vicino al fiume e in una zona ventilata può essere facile trovarlo, oppure i parchi delle ville del 1800...insomma prendete mappa e curiosità ed esplorate.

 

 

 

 

 

 

 

Si ringrazia per la disponibilità la

dottoressa Roberta Meloni Psicologa