5 x 1000 LE INDICAZIONI PER ACCEDERE AL BENEFICIO

È stato pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali l'elenco permanente degli enti del Terzo settore accreditati al cinque per mille 2023, il quale aggiorna e integra quello pubblicato nel 2022. Possono presentare domanda per l’iscrizione al 5 per mille 2023 anche le Onlus e le associazioni sportive dilettantistiche (Asd) non presenti nei rispetti elenchi permanenti. E' stato precisato sul sito come gli enti che sono stati coinvolti nel processo di “trasmigrazione” al registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), e che sono già inclusi nell’elenco permanente di cui all’art. 8 del dpcm 23 luglio 2020, saranno considerati accreditati al beneficio anche per l’anno 2023 a prescindere dalla data in cui ottengano il provvedimento di iscrizione nel registro unico. In questo contributo, dopo aver ricordato le caratteristiche e le categorie beneficiarie del 5 per mille, si analizzerà in particolare la situazione relativa all’iscrizione al beneficio per il 2023 per gli enti del Terzo settore (Ets), le Onlus e le associazioni sportive dilettantistiche.

Si ricorda anzitutto che il 5 per mille è un meccanismo che permette ai contribuenti (persone fisiche) di destinare, a favore di determinati soggetti giuridici (beneficiari), una parte delle imposte, comunque dovute, sui redditi prodotti nell’anno precedente. Non si tratta di una vera e propria donazione, visto che i contribuenti sono comunque obbligati dalla legge a destinare il 5 per mille della loro imposta Irpef; qualora non venga indicata alcuna scelta, le somme in questione vanno allo Stato. Il dpcm 23 luglio 2020 ha ridefinito le modalità e i termini per l’accesso al riparto del 5 per mille, elencando come beneficiari del contributo i seguenti soggetti:

gli enti del Terzo settore (Ets), comprese le cooperative sociali ed escluse le imprese sociali costituite in forma di società;

gli enti della ricerca scientifica e dell'università;

gli enti della ricerca sanitaria;

il Comune di residenza del contribuente;  le associazioni sportive dilettantistiche, riconosciute ai fini sportivi dal Comitato olimpico nazionale italiano a norma di legge, che svolgono una rilevante attività di interesse sociale.

Resta inoltre possibile la destinazione del contributo anche per il finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici (disciplinato dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 luglio 2016) e per il sostegno agli enti gestori delle aree protette (la cui disciplina è contenuta nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo 2019).

L’accreditamento, in presenza dei requisiti prescritti, può essere effettuato anche in più categorie.

Per l’iscrizione degli enti della ricerca scientifica e dell’università e degli enti della ricerca sanitaria si rimanda alle indicazioni contenute nel vademecum “5 per mille, istruzioni per l’uso”.

Gli enti che sono già ad oggi iscritti al Runts e che sono inclusi nell’elenco permanente degli enti beneficiari sono considerati accreditati al 5 per mille 2023 senza necessità di alcun ulteriore adempimento, anche qualora nell’elenco degli enti iscritti al registro unico nella colonna “5x1000” compaia la scritta “NO”.

Il consiglio per tali enti è comunque quello di entrare nella piattaforma del Runts, barrare ugualmente il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserire l’Iban, di modo da poter ricevere le somme sul conto corrente.

Gli enti che sono già ad oggi iscritti al Runts, qualora non siano invece già inclusi nell’elenco permanente menzionato in precedenza, se vogliono accreditarsi al 5 per mille 2023 lo fanno direttamente nella piattaforma del Runts, tramite il menu “Cinque per mille”, barrando il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserendo obbligatoriamente il codice Iban del conto corrente intestato all’ente sul quale poter ricevere il versamento del beneficio. Il termine per effettuare tale accreditamento è quello del prossimo 11 aprile 2023. Potranno comunque partecipare al riparto delle quote del 5 per mille 2023 anche gli enti che non abbiano effettuato tempestivamente l’iscrizione al contributo entro il predetto termine, purché presentino l’istanza di accreditamento entro il 2 ottobre 2023, versando una sanzione pari a 250 euro, tramite modello F24 Elide (codice tributo 8115).

Gli enti che stanno presentando o hanno intenzione di presentare nei prossimi giorni l’istanza di iscrizione al registro unico, e che intendono accreditarsi al 5 per mille 2023, lo devono fare direttamente in sede di iscrizione al registro unico, sempre barrando il campo “accreditamento del 5/1000” ed inserendo obbligatoriamente il codice Iban o, in alternativa e per gli enti che non dispongano ancora di conto corrente intestato, la Provincia della Tesoreria dello Stato.

Anche per essi, il termine per accreditarsi al 5 per mille 2023 è quello del prossimo 11 aprile.

Ci si può accreditare anche in data successiva purché entro il 2 ottobre 2023, e si potrà rientrare fra i beneficiari del contributo versando la predetta sanzione di 250 euro.

Per quanto riguarda invece le organizzazioni di volontariato (Odv) e le associazioni di promozione sociale (Aps) nei cui confronti il procedimento di “trasmigrazione” non si è ancora concluso (e che compaiono oggi nell’elenco degli enti a cui sono state richieste integrazioni o rettifiche da parte degli uffici Runts), il Ministero ha precisato come tali organizzazioni, qualora  fossero già incluse in precedenza nell’elenco permanente dei beneficiari del 5 per mille, sono considerate accreditate in automatico anche per il 2023 a prescindere dalla data in cui ottengano il provvedimento di iscrizione nel Runts. Tali enti sono comunque invitati, non appena ottengano il provvedimento di iscrizione al registro unico, ad entrare in piattaforma e compilare l’apposito menu “Cinque per mille” barrando il campo “accreditamento del 5/1000” e inserendo l’Iban dell’organizzazione per l’accredito del beneficio. Questo, lo si ripete, non ai fini dell’accreditamento al 5 per mille, ma per la regolare percezione del contributo e il corretto “popolamento” del Runts con tutte le informazioni riferite a ciascun ente.

 

 

 

 

 

 

 

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